PARCO DI LAZISE

Traffico, caldo, inquinamento e un problema di esondazione. Ci troviamo alle porte del borgo medievale di Lazise, sulla trafficatissima gardesana orientale: inquinamento atmosferico e caldo torrido caratterizzano la località nei mesi estivi. Fatta eccezione per un vicino parco giochi, Lazise non ha aree verdi pubbliche e tutte le attività ricreative si concentrano sul lago. Per mitigare calura e inquinamento e per offrire alla comunità residente e ai turisti spazi alternativi c’è urgente bisogno di un parco pubblico. E fortuna vuole che ci sia uno spazio perfetto, e nel posto giusto, per realizzarlo.

L’area di progetto è un terreno agricolo, caratterizzato da un vajo ad alta naturalità: un corridoio ecologico che connette il SIC Basso Garda con l’entroterra. Decido di rispettare morfologia e utilizzo del suolo, ovvero di mantenere nel design le forme e i colori dei campi, con strade rettilinee, campiture ben delineate anche cromaticamente e filari. Per i materiali attingo dallo stile scaligero (porfido rosso in sostituzione dei mattoni e pietra della Lessinia) e dalle stradine di campagna (calcestre innanzitutto e ghiaino lavato).

Dal punto di vista ecologico c’è bisogno di un rimboschimento in funzione di mitigazione climatica, biodiversità e prestazioni utili per l’uomo e la fauna selvatica: per la scelta botanica mi oriento sul Querco-carpineto planiziale, sulle siepi campestri e sulle specie da bosco ripariale con l’obiettivo di arricchirne la biodiversità. Occorre anche risolvere un problema di esondazioni del Rio Marra, che scorre in fondo al vajo, e per questo progetto un bacino di laminazione, che si presenta di fatto come un bellissmo giardino di perenni e graminacee in mezzo al prato (a bassa manutenzione, ovviamente). Il progetto mi vale un 30 con lode 🙂